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Il principio della mentalità vincente

Il principio della mentalità vincente

L'atleta deve sempre approcciarsi a una gara o all'allenamento con...

L'atleta deve sempre approcciarsi a una gara o all'allenamento con una mentalità positiva e serena, dando il meglio di se stesso e senza mai dimenticare che ogni esperienza, anche se negativa, serve per costruire una mentalità vincente più aperta e forte. Bisogna affrontare la gara o la preparazione atletica con tappe intermedie, considerandole tutte ugualmente importanti, sia che si tratti di una gara regionale, sia che si tratti di una competizione internazionale. Costruire una mentalità vincente significa avere fiducia nei propri mezzi e nelle proprie scelte di vita, rimanendo aperti ed elastici di fronte alle novità.

Non bisogna mai avere paura delle nuove mete, ma nemmeno erigersi a super uomo, peccando così di onnipotenza e creando una facciata esteriore che alla prima difficoltà si sgretolerebbe inesorabilmente. La vita a volte è dura, ma non bisogna mai ricorrere a compromessi e sotterfugi per risolvere i propri problemi. L'allenatore e l'atleta devono trovare insieme la strada più intelligente e razionale per superare ogni ostacolo.

L'atleta deve essere vincente già nella vita privata e non imputare agli altri le proprie sconfitte. La fortuna e la sfortuna sono dentro ognuno di noi e con l'aiuto di persone qualificate si può imparare a riconoscerle. L'atleta deve assumersi sempre le proprie responsabilità godendo delle vittorie e riconoscendo le sconfitte.

Per essere vincenti occorre imparare a vedere le cose negative come un elemento della quotidianità, credere nelle proprie scelte e non mollare alle prime difficoltà. Soprattutto, non bisogna cercare di alterare le proprie prestazioni in modo artificiale. Non si risolvono i problemi creandosene degli altri. La mentalità vincente richiede di essere pazienti e tenaci, consapevoli che l'obiettivo scelto vale la fatica fatta e quella ancora da fare. I campioni non vivono né ripiegati sugli allori del passato né proiettati verso le promesse del futuro, ma sono immersi nel presente, concentrati con tutto il cuore sul proprio progetto di vita, senza mai perseverare sugli errori commessi ma erigendoli a fondamenta di nuove e più importanti mete. Coloro che lavorano per essere vincenti possono anche cadere, ma non restano mai a terra: si rialzano e continuano la salita vedendo nella caduta un punto di forza della propria esistenza. La sfida deve sempre essere prima con se stessi e poi con gli altri.

Estratto del libro "Metodologia della preparazione fisica" di Massimiliano Gollin

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