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Il nemico numero 1 delle donne: la cellulite
La risoluzione definitiva del “problema cellulite” è sicuramente una...
La risoluzione definitiva del “problema cellulite” è sicuramente una sorta di pietra filosofale: sempre cercata ma considerata una meta irraggiungibile. In effetti, chi potesse vantarsi di avere scoperto la cura per questa vera e propria patologia conosciuta comunemente come cellulite, si troverebbe tra le mani un “tesoro inestimabile”.
Diremo subito, a scanso di equivoci, che purtroppo questo elisir magico non esiste (ancora). Quello che invece esiste ed è possibile fare, è attuare un approccio Fitness a 360°, che comprenda conoscenze che vanno dall’eziopatogenesi del problema, alle metodiche mediche (mesoterapia, liposuzione, ecc…); da quelle estetiche (massaggi, ecc…) a quelle alimentari e fitoterapiche. Un ruolo principale è inoltre svolto dall’esercizio fisico, purché eseguito in maniera corretta e consapevole.
Un approccio di questo tipo, anche se non può ritenersi risolutivo, certamente può rappresentare un passo in avanti verso la vittoria contro la cellulite, eterna nemica delle donne.
Quadro clinico e evoluzione
È ormai assodato che la cellulite è una condizione peculiare del sesso femminile, a causa soprattutto delle particolari caratteristiche anatomo-fisiologiche della donna, che la predispongono alla comparsa della famigerata buccia d’arancia.
Tuttavia negli ultimi tempi si è assistito ad un aumento del numero degli uomini colpiti da questo problema; anche se le cause del fenomeno non sono ancora note, è plausibile pensare che la diffusione della cellulite tra gli uomini possa dipendere da fattori alimentari piuttosto che ambientali, nonché da un’ipotetica diminuzione del dimorfismo sessuale.
La comparsa della cellulite avviene normalmente in concomitanza con la tempesta ormonale della pubertà ma può anche manifestarsi prima o dopo la crisi puberale. La sua evoluzione è ingravescente e con l’evolvere della malattia si assiste spesso al manifestarsi di problematiche generali e non solo legate all’inestetismo locale.
La zona del corpo in cui la cellulite è più marcatamente presente è quella dei glutei, dove gli accumuli localizzati donano alla donna la tipica silhouette “a giglio rovesciato” (secondo al definizione che ne dà Lunedei), fino ad arrivare alle cosiddette “natiche a clessidra” ed alla forma a “pantaloni da equitazione o da cavallerizza”.
Classificazione descrittiva della cellulite
La morfologia ginoide o silhouette mediterranea (a pera), ovvero scientificamente il diametro bitrocanterico è maggiore di quello biomerale può essere dovuta a tre fattori che è bene distinguere.
- Struttura ossea ginoide o SOG: è causata semplicemente da una disarmonia tra diametri biomerali e bitrocanterici senza evidenti segni di alterazioni metaboliche o tissutali.
- Adiposità distrettuale o AD: rappresenta, entro certi limiti, una caratteristica connaturata alla morfologia ed alla produzione ormonale femminile e nella maggior parte dei casi ha biochimica e caratteristiche istologiche di un tessuto normale.
- La cellulite o PEFS: è un processo degenerativo del pannicolo adiposo sottocutaneo, riconoscibile dalle alterazioni biochimiche e istologiche. Dal punto di vista applicativo spesso AD e PEFS convinvono, dove un’accentuata AD con ipertrofia cellulare può portare all’insorgere della PEFS.