STRETCHING PER AVAMBRACCI E MANI

Breve commento.

Quanto è stato detto per i flessori vale anche per gli estensori. In particolare, segnaliamo il grande uso che viene fatto di questi piccoli muscoli in attività che fino a pochi anni fa non esistevano, come quelle legate all’uso del computer. È soprattutto in questo tipo di attività che la pratica regolare di esercizi di stretching porta risultati evidenti.

È però necessaria una breve precisazione anatomica: il polso non ha muscoli propri, ma solo muscoli che passano attraverso i suoi tendini. Elementi chiave negli esercizi di stretching sono dunque i punti di inserzione degli avambracci e delle dita. Questo significa che quando si esegue un allungamento, non è sufficiente focalizzarsi solo sulla posizione del polso, ma anche su quella del gomito e delle dita. C’è una differenza enorme, per esempio, tra flettere il polso con il pugno serrato e fletterlo con la mano aperta.

Per altri esercizi di stretching consultate Enciclopedia dello stretching.