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Il principio universale del Karma
Cos'è e come funziona per le Filosofie Orientali
Il karma è il principio universale di causa-effetto che governa ogni coscienza. Secondo la legge del karma, a ogni azione, pensiero e vibrazione fa seguito una precisa conseguenza. In questo articolo, tratto dal libro Yoga Tutor, vedremo insieme:
- Il Karma nelle Filosofie Orientali;
- Tipologie di Karma.
Il Karma nelle Filosofie Orientali
Il concetto di karma è il cuore della filosofia induista e buddista. Il termine deriva dal sanscrito kri e significa “agire”. Il karma non è identificabile con il destino, in quanto si dispone del libero arbitrio per decidere del proprio fato; è il risultato delle proprie azioni. La conseguenza di un’azione è parte dell’azione stessa e i due concetti non possono essere separati: presto o tardi la conseguenza busserà alla porta, in questa vita o nella prossima.
Secondo i Veda, una persona è fatta di desideri, su questi si modella la sua volontà ed essa, a sua volta, ne determina le azioni. È difficile pertanto predire quale karma produrrà quale risultato, ma generalmente vale il detto “come si semina, così si raccoglie”. Tutte le creature viventi sono avvolte dalla legge del karma. Gli esseri umani lo creano attraverso i pensieri, le parole, le azioni, che fanno loro stessi o che commissionano ad altri. Tutto quello che abbiamo pensato, detto, fatto o causato in passato è karma, così come tutto quello che stiamo pensando, dicendo o facendo in questo momento. Gli innumerevoli semi del karma che creiamo produrranno prima o poi un risultato positivo o negativo, in questa vita o nella prossima.
Tipologie di Karma
I testi sacri indù suddividono il karma in tre tipologie:
- Sanchita;
- Prarabdha;
- Agami karma.
Sanchita karma
Il karma acquisito
È il karma accumulato nelle vite precedenti e che deve ancora essere risolto. È la somma di tutti i karma non realizzati nelle esistenze passate, l’ammontare totale del nostro debito cosmico, che aumentiamo o riduciamo in ogni momento. Sarebbe impossibile vivere e risolvere tutti i karma in una vita sola, per questo è necessario che vengano realizzati nelle future nascite, fino a quando l’equilibrio non sarà ripristinato. L’impronta che ereditiamo dalle vite precedenti forma la nostra personalità, le nostre inclinazioni e talenti: i gusti, le capacità e le attitudini sono basati su pensieri e azioni appartenenti a vite passate.
Praradbha karma
Il karma immutabile
Dall’accumulo del sanchita karma ne viene presa una parte da utilizzare durante una vita: è il praradbha karma. In sanscrito significa “azioni che sono state liberate o risveglia te”, ma si riferisce anche alle azioni che si manifestano nel presente. In sostanza, è una parte del sanchita karma guadagnato nel passato ma che sta avvenendo nel presente. Il karma del destino è una freccia già scoccata: è praticamente impossibile cambiare la sua direzione. È necessario attraversarlo, perché si sta già realizzando e non può essere cambiato in alcun modo.
Agami karma
Il karma futuro
È il karma di questa vita, quello che possiamo controllare. Attraverso di esso creiamo il nostro karma per la vita presente e per quelle future. Alcuni agami karma danno i propri frutti nella vita attuale, il resto viene immagazzinato per le rinascite future come sanchita karma. Le nostre azioni, predisposizioni e attitudini passate (attingendo dal sanchita karma e dal prarabdha karma) influenzano l’agami karma. Unindividuo pienamente consapevole delle proprie azioni può scegliere il karma giusto che darà i risultati desiderati nelle vite future.