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Intervista con l'autore... Francesco Confalonieri!
Per la rubrica "Intervista con l'autore", abbiamo intervistato...
Per la rubrica "Intervista con l'autore", abbiamo intervistato Francesco Confalonieri per scoprire qualcosa di più su di lui e sul suo nuovo libro Nuoto. Teoria e pratica dell'allenamento.
Com'è nato questo libro e a chi è rivolto?
Dopo 35 anni in cui sono stato allenatore, metodologo, dietologo e manager si è praticamente conclusa la mia bellissima avventura nel mondo del nuoto. Ho, quindi, voluto lasciare un documento che fosse la sintesi delle esperienze e delle conoscenze maturate in questi anni.
Il libro si rivolge ai tanti "contagiati" dal virus del cloro e di quella riga sul fondo a guidarli.
Agli atleti, naturalmente: dagli adolescenti ai master, da chi comincia a chi compete a livello internazionale. Ai tecnici, vero grande motore di questo mondo e compagni di decenni di bordo vasca. E poi a genitori, dirigenti e semplici appassionati di questo sport straordinario.
Quali sono i punti di forza che lo differenziano dagli altri libri sul nuoto?
Premesso che da moltissimi anni non usciva nel nostro paese un libro che trattasse dell'allenamento nel nuoto, e credo ve ne fosse il bisogno e la necessità, scrivendolo mi sono posto tre obiettivi che vorrei diventassero il punto di forza di questo lavoro:
- Utilizzare un linguaggio rigoroso e corretto ma semplice e accessibile.
- Essere sintetico ma innovativo, evitando argomenti ampiamente affrontati in passato e proponendo i diversi aspetti della tecnica, dell'allenamento e dell'alimentazione in modo originale e moderno.
- Non dimenticare che il nuoto e lo sport devono essere soprattutto emozione, cercando di cospargere di sentimento alcuni momenti del libro.
Inoltre ho fortemente voluto il contributo di alcuni amici, leader nei loro settori di competenza, che credo arricchiscano notevolmente il libro in qualità e contenuti e che ringrazio per l'entusiasmo e la generosità con cui hanno collaborato.
La strutturazione dell'allenamento di un giovane nuotatore non può essere la stessa di un atleta di alto livello. Quali sono le differenze fondamentali?
Il libro affronta questa problematica trattando in modo separato l'allenamento dei nuotatori giovani e di quelli più evoluti.
Fondamentalmente un giovane deve lavorare costruendo le basi per potersi poi allenare nel modo più efficace raggiunta la maturità. L'obiettivo del nuotatore in costruzione non dovrà quindi essere il risultato immediato, ma la creazione dei presupposti per esprimersi al top in età adulta.
L'atleta evoluto si allenerà invece in funzione dell'obiettivo agonistico più importante della singola stagione o talvolta del quadriennio olimpico.
Naturalmente, poi, i mezzi di allenamento varieranno in relazione alle fasi sensibili correlate all'età biologica e alla maturazione organica e strutturale di ogni soggetto.
Il libro include un capitolo sui test di valutazione funzionale nel nuoto. È importante utilizzare questi test?
Nel processo di allenamento è fondamentale far coincidere gli obiettivi teorici di un lavoro con gli effetti che lo stesso produce in un atleta. D'altra parte ogni essere umano e, quindi, ogni nuotatore è diverso da un altro e caratterizzato da una propria specifica individualità.
I test di valutazione funzionale diventano perciò fondamentali sia per verificare se gli allenamenti proposti siano adeguati, sia per individualizzare i carichi allenanti in relazione alle specifiche caratteristiche individuali, consentendoci di verificare se la preparazione sta evolvendo nella giusta direzione.
Avendo nella mia vita contribuito ad ottimizzare e creare alcuni dei test di valutazione nel nuoto più diffusi ed importanti credo, quindi, che questa parte del libro risulti particolarmente utile ed interessante.
Un altro capitolo è dedicato all'alimentazione. Quali sono, a grandi linee, le corrette abitudini alimentari del nuotatore professionista?
Le linee guida di una corretta alimentazione sono trattate ed esemplificate nel libro, con l'obiettivo di fare chiarezza in un ambito in cui la confusione, l'ignoranza e le speculazioni regnano sovrane!
Un nuotatore deve fondamentalmente privilegiare l'assunzione dei carboidrati nella prima metà della giornata, con l'obiettivo di garantirsi sufficienti disponibilità di energia per l'allenamento, e delle proteine la sera, con lo scopo di favorire la crescita e la ricostruzione del tessuto muscolare.
Sarà inoltre importante correlare l'apporto calorico alle specifiche esigenze individuali ed intervenire, laddove necessario, con un programma integrativo individualizzato ed eticamente e scientificamente corretto.
Perché ha deciso di dedicare la vita a questo sport? Qual è la parte più bella del Suo lavoro?
Da ragazzino avrei voluto nuotare a livello agonistico, ma i miei genitori non erano favorevoli. Così, a 17 anni ho cominciato a fare l'allenatore.
La parte più bella di questo lavoro è sicuramente l'emozione di mettersi in gioco attraverso una sintesi equilibrata di scientificità, intuito e capacità di entrare in relazione con l'atleta.
La parte più bella di questo lavoro è alzarsi la mattina con l'ansia leggera di una giornata di gare che sta per cominciare... e poi guardare la piscina svuotarsi la sera rielaborando adagio le emozioni della giornata di gara appena terminata.
E poi, naturalmente, l'urlo prima e qualche volta il pianto poi che accompagnano la gioia unica di un grande risultato.
Nella Sua carriera ha collaborato con i più grandi atleti nazionali e internazionali. Qual è la cosa più curiosa che le è capitata?
Erano i primi anni 2000 e nel ruolo di Manager stavo costruendo la squadra per la nuova stagione agonistica.
Arrivarono due ragazzini da una cittadina della provincia, il primo potenzialmente con grandi prospettive ed il secondo quasi ad accompagnarlo: era un ragazzo alto ed esile con uno strano fisico e una schiena fatta così male che gli avrebbe procurato problemi per tutta la carriera, ma aveva lo sguardo davvero vivo ed una acquaticità straordinaria, così lo tenemmo.
Il ragazzino di grandi prospettive ha fatto buoni risultati per poi affermarsi nel mondo dello studio e del lavoro.
Il ragazzino che lo accompagnava ha partecipato a due Olimpiadi e vinto innumerevoli medaglie a livello mondiale.
Strane e spesso meravigliose sono le traiettorie della vita e dello sport.
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