- Silver-Fagan Alex
- AA.VV.
- Agostino Samuel
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- Andrea Neyroz
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Esercizi di Stretching per coscia e anca
Introduzione all'allungamento dei muscoli
Prima di eseguire una sessione di stretching per le gambe, si rende necessaria qualche osservazione fondamentale, come vedremo in questo articolo tratto da Enciclopedia dello stretching. In particolare approfondiremo:
- Adduttori, quadricipiti, glutei e ileopsoas;
- I muscoli ischio-tibiali.
Adduttori, quatricipiti, gluei e ileopsoas
Considerare le gambe come un unico gruppo muscolare comporta alcune difficoltà, poiché tecnicamente non lo sono, esattamente come avviene per il tronco, spesso trattato come un tutt’uno sebbene non lo sia. Esiste una grande varietà di esercizi di allungamento per le gambe. I muscoli adduttori sono fra i più delicati di questa zona; allungarli è semplice, ma portare il movimento fino al limite significa avvicinarli pericolosamente al punto di lesione.
Nella vita di tutti i giorni non è abitudine fare stretching alle gambe, così come non è frequente divaricarle notevolmente: non avviene quando camminiamo, corriamo, ci sediamo, ci stendiamo, né in quasi nessuna delle attività normalmente svolte durante il giorno.
Diversi sono, invece, i quadricipiti e i glutei, poiché il loro allungamento è molto più semplice e sicuro. Un discorso a parte va fatto per l’ileopsoas, muscolo che ha un ruolo chiave nella maggior parte degli sport, oltre che nella danza e nello yoga. È uno dei muscoli più importanti per la flessione dell’anca (per esempio quando si calcia il pallone, o nella corsa, oppure nelle arti marziali) e allo stesso tempo funziona come stabilizzatore (o destabilizzatore, quando leso) della colonna lombare e dell’anca.
I muscoli ischio-tibiali
È necessario spendere qualche parola sui muscoli ischio-tibiali. Tutti conoscono la sensazione di allungamento che si avverte nella parte posteriore della coscia quando, da in piedi, si cerca di raggiungere con le mani il pavimento senza piegare le ginocchia. Questo è, tra l’altro, l’esercizio più comunemente eseguito quando si vuole dimostrare a qualcuno il proprio grado di flessibilità. Gli ischio-tibiali sono tra i muscoli che in termini di flessibilità risentono maggiormente degli effetti negativi della vita sedentaria; allo stesso tempo, molte attività sportive in cui quest’area non viene allungata sistematicamente non contribuiscono a migliorarne la flessibilità. Per questo è facile incontrare atleti, anche professionisti, che possiedono una scarsa flessibilità negli ischio-tibiali, nonostante l’importanza che questi muscoli rivestono. Allungarli però è estremamente semplice.