- Silver-Fagan Alex
- AA.VV.
- Agostino Samuel
- Albini Ester
- Allegri Sara
- Altman Peggy
- Andrea Neyroz
- Antonucci Lauren A.
- Austin Dan
- Barbi Moreno
- Barbieri Davide
- Bargossi Alberto Mario
- Bazzani Boris
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- Bertuccioli Alexander
- Bianco Antonino
- Bordoni Bruno
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- Brescia Teodoro
- Broussal-Derval Aurélien
- Brown Jason
- Bruscia Guido
- Burt Phil
- Cánovas Linares Ricardo
- Calle Flauto
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- Camporese Alessandro
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- Cassarino Salvatore Antonio
- Cereda Ferdinando
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- Cuni Federica
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- Zanon Daniela
I benefici del tapering nel ciclismo
Strategie, esecuzione e consigli
L’obiettivo più importante per allenatori e ciclisti non consiste solo nel portare le capacità fisiche, tecniche e psicologiche fino ai massimi livelli, ma anche nel definire un programma di allenamento rigorosamente controllato, in modo da assicurare che la prestazione ideale venga raggiunta nel momento più adatto della stagione, quale per esempio in occasione di una gara particolarmente importante. In questo articolo, tratto dal libro Performance Ciclistica, vedremo insieme:
- Cos'è il tapering?;
- Benefici del tapering.
Cos'è il tapering?
In molti eventi di resistenza le prestazioni migliori sono spesso associate a consistenti riduzioni del carico di lavoro affrontato dagli atleti nelle giornate precedenti la competizione. Questo periodo, detto di rallentamento o tapering, mira a ridurre lo stress fisico e psicologico dell’allenamento quotidiano e a ottimizzare le prestazioni sportive. Da questo punto di vista, il tapering è di vitale importanza per la prestazione del ciclista e per il suo risultato in gara. Gli atleti e gli allenatori devono decidere di quanto possa essere ridotto il carico di lavoro, pur mantenendo invariati, o addirittura migliorando, gli adattamenti e le capacità di prestazione.
Gli studi relativi a questo argomento condotti su ciclisti allenati hanno dimostrato che le prestazioni migliorano durante un periodo di rallentamento se l’intensità di allenamento non viene ridotta e il volume diminuisce del 21-60%. Un simile alleggerimento può ottenersi riducendo la durata e/o la frequenza delle sessioni. La durata ideale della fase di rallentamento va dagli 8 ai 14 giorni e, contrariamente ad altri sport come il nuoto o la corsa, un rallentamento dovuto a un’improvvisa riduzione del carico di lavoro sembra funzionare particolarmente bene nell’ambito del ciclismo.
Benefici del tapering
I progressi in termini di prestazioni sono evidenti anche con un rallentamento progressivo, durante il quale il carico di lavoro viene ridotto in modo graduale. È difficile capire perché si migliori dopo un rallentamento dell’attività, ma diversi cambiamenti fisiologici possono spiegare i progressi che di solito notiamo. Tra le probabili ragioni possiamo citare l’incremento di produzione di globuli rossi e di energia muscolare aerobica e il rafforzamento delle fibre muscolari. È noto che i ciclisti traggano benefici dal rallentamento dell’attività e le ricadute positive di questa fase influenzano anche l’umore e la percezione degli sforzi, altra ragione che può spiegare i miglioramenti che seguono una buona pausa.
La riduzione del carico di lavoro a favore del riposo e del recupero fa diminuire, inoltre, il dispendio energetico giornaliero dell’atleta e ha un potenziale impatto sul suo equilibrio energetico e sulla composizione fisica. Le alterazioni del carico di allenamento non sono necessariamente accompagnate da coerenti cambiamenti delle proprie abitudini alimentari e ciò può portare a un aumento di peso del ciclista. Durante il tapering, gli atleti dovrebbero perciò diminuire l’apporto energetico in modo da adattarlo al proprio dispendio energetico, che in questa fase risulta minore del solito, ad esempio mangiando meno.