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I benefici mentali del run-walk-run

I benefici mentali del run-walk-run

Se i benefici fisici del run-walk-run sono sorprendenti...


Se i benefici fisici del run-walk-run sono sorprendenti, i vantaggi a livello mentale possono essere ancora più importanti. La motivazione a correre e a migliorare viene profondamente influenzata dalle diverse componenti del cervello. Lo stress quotidiano e quello generato della corsa possono stimolare il nostro subconscio e spingerlo a secernere ormoni negativi per il nostro comportamento.

Ma quando ci si concentra sul metodo R/W/R, la strategia messa in atto fa sì che il controllo cognitivo diventi appannaggio della mente conscia (il cervello umano, centro esecutivo delle decisioni), che riesce ad avere la precedenza sull’inconscio. Usando la collaudata strategia run-walk-run e credendo nella sua utilità, si riesce a bloccare la produzione di ormoni negativi e a stimolare quelli positivi, mentre si continua a fare attività. Il semplice fatto di avere una strategia aiuta a ridurre lo stress e ad acquisire un maggior controllo dell’atteggiamento.

  • Siete i capitani della vostra nave. Disporre di una strategia permette di avere il controllo della fatica, dei fastidi, dei dolori, del ritmo della respirazione e della corsa stessa. Avere il controllo riduce lo stress ed è di per sé fonte di forza.
  • Correre aiuta a pensare meglio. Studi pre e post test dimostrano che i corridori risolvono i problemi in modo più rapido ed efficiente dopo una corsa. La corsa non-stop tende a causare un livello talmente alto di stress, fatica e dolore, che la concentrazione si sposta sui fattori negativi. Pause di camminata sufficientemente frequenti liberano dallo stress fisico e permettono al cervello di concentrarsi su altri temi, di creare, pensare e trovare soluzioni.

  • L’energia mentale migliora. Durante una corsa, i circuiti mentali sono attivi e ciò comporta l’aumento dell’attività dei sistemi logici e creativi del lobo frontale. Le pause di camminata consentono al cervello di cambiare marcia e ricaricarsi di energia. Questo maggiore livello di attività può durare per ore. Ogni anno mi confronto con un numero infinito di corridori che mi dicono che è l’inserimento delle giuste pause di camminata a fare la differenza.

  • Correre può essere utile a creare strategie cognitive da impiegare in altri settori della vita. Durante una corsa, i circuiti della mente conscia esecutiva sono tutti attivi per risolvere problemi legati all’attività, evitare i pericoli stradali, aumentare la frequenza cardiaca, e così via. Questa maggiore attività mentale viene spesso usata anche per risolvere problematiche in ambito lavorativo, domestico e ricreativo. Quasi ogni giorno, un corridore mi dice di aver avuto una difficoltà da risolvere al lavoro che si trascinava da giorni o settimane e di aver trovato la soluzione proprio durante una corsa. Le pause di camminata permettono alla mente di rilassarsi, cambiare marcia e prepararsi a risolvere problemi.

  • Concentrandosi su ciascun tratto, si rafforza la mente conscia. Di fatto, il metodo run-walk-run è una strategia cognitiva che fa prevalere il cervello esecutivo, conscio, sulla mente subconscia. A quest’ultima, durante il processo, si nega la possibilità di secernere gli ormoni negativi dello stress. Concentrandosi su un pensiero positivo si riesce a stimolare la produzione di ormoni positivi e a riprogrammare gli schemi della mente subconscia in modo da adottare un approccio alla corsa più ottimistico.
  • Quando fate una pausa di camminata ripetete un mantra. In questo modo rimarrete sotto il controllo della mente conscia. Le affermazioni verbali attiveranno la parte sinistra del lobo frontale, sede della logica, in modo da evitare di scivolare sotto il dominio della mente subconscia.
  • Le pause di camminata rafforzano la mente. Ogni settimana, decine di corridori mi raccontano che, provando a correre senza interruzioni, si sono spesso sentiti scoraggiati, arrivando a pensare di non essere fatti per la corsa. La semplice consapevolezza di poter camminare quando lo desideravano, ha rappresentato per loro la libertà necessaria per riprendere l’attività.

  • Ai corridori piace avere il controllo totale sulla propria attività, e con il metodo run-walk-run ciò è possibile. Una corsa non deve mai portarvi allo sfinimento. Camminando più di frequente, potrete sentirvi meglio mentre correte, recuperare più velocemente, ridurre o eliminare i segni di malessere. Siete voi a scegliere la frequenza e la durata delle pause di camminata e a godervi tutti i benefici della corsa senza i lati negativi a essa connessi. Decidete voi come suddividere il percorso tra corsa e camminata, cosicché potrete concentrarvi su segmenti di corsa che sapete di poter portare a termine.

  • Le pause di camminata permettono di godere degli effetti delle endorfine. I fisiologi affermano che un’attività faticosa provoca il rilascio di endorfine, il cui ruolo principale è quello di antidolorifico. Una corsa continua irrita alcune aree, generalmente causando danni che non possono essere riparati durante la corsa stessa. Le pause di camminata, invece, interrompono lo stress costante, permettendo alle endorfine di svolgere la loro attività secondaria, che è quella di installare nell’individuo un assetto mentale positivo. Gli esperti ritengono che le endorfine siano i più positivi tra gli ormoni del comportamento umano.


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