- Silver-Fagan Alex
- AA.VV.
- Agostino Samuel
- Albini Ester
- Allegri Sara
- Altman Peggy
- Andrea Neyroz
- Antonucci Lauren A.
- Austin Dan
- Barbi Moreno
- Barbieri Davide
- Bargossi Alberto Mario
- Bazzani Boris
- Bean Anita
- Benson Roy
- Bertuccioli Alexander
- Bianco Antonino
- Bordoni Bruno
- Bradley John
- Brandon Leigh
- Brescia Teodoro
- Broussal-Derval Aurélien
- Brown Jason
- Bruscia Guido
- Burt Phil
- Cánovas Linares Ricardo
- Calle Flauto
- Caloro Rocco
- Camporese Alessandro
- Carone Deborah
- Casadei Iacopo
- Caserta Roberto
- Cassarino Salvatore Antonio
- Cereda Ferdinando
- Ceriani Marco
- Cianti Giovanni
- Clifford Ross
- Confalonieri Francesco
- Connolly Declan
- Corno Claudio
- Coulson Morc
- Cuni Federica
- Dameli Massimo
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- Di Monte Marco
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- Dieguez Papì Julio
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- Facchinetti Paolo
- Fagioli Fabrizio
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- Federico Fignagnani
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- Gollin Massimiliano
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- Hilditch Graeme
- Hopker James e Jobson Simon
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- Waters Paul
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- Young Megan
- Zanon Daniela
Ciclismo: settaggio e aerodinamica della bici
Indicazioni utili ed istruzioni base
La postura è uno dei fattori biomeccanici chiave che influenza la prestazione ciclistica e il rischio di infortuni, ampiamente studiato da parte di ricercatori e medici. Nonostante la notevole attenzione dedicata al tema, non si è ancora pervenuti a un consenso generale o a scoperte rilevanti. Questo fa sì che in letteratura, in rete e tra gli “specialisti” esista una grande quantità di metodi che sostengono di potere determinare la postura ideale. A seconda dell’atleta, della sua esperienza e del suo team, la gamma offerta varia da posizioni ottimali ad altre che accrescono il rischio di infortuni e fanno calare il livello di prestazione. Si è scritto molto soprattutto sulle posture “aerodinamiche” o sull’uso di un equipaggiamento aerodinamico per ottimizzare le prestazioni, senza però che ci fosse una credibile base scientifica. In questo articolo, tratto dal libro Performance Ciclistica, vedremo allora insieme:
- Modalità comuni di posizionamento della bicicletta;
- Efficienza in bicicletta.
Modalità comuni di posizionamento della bicicletta
Tra gli importanti parametri di posizionamento che sono stati esaminati, l’altezza della sella è spesso stata al centro dell’attenzione. Numerosi metodi per determinare l’altezza ideale, massimizzare le prestazioni e ridurre al minimo la possibilità di infortuni sono stati avanzati dalla letteratura scientifica di settore. I metodi includono:
- Altezza della sella misurata dall’asse del pedale alla sommità della sella, impostata al 109% della lunghezza del cavallo;
- Altezza della sella misurata dal centro del movimento centrale alla sommità della sella, impostata all’88,3% della lunghezza del cavallo;
- Altezza della sella misurata mettendo il tallone sul pedale e bloccando il ginocchio nel punto più basso della pedalata, con il ciclista seduto in sella;
- Altezza della sella data dall’angolo del ginocchio tra i 25 e i 35 gradi al punto morto inferiore.
Questi quattro metodi vengono usati molto frequentemente. Il grado di variabilità nell’approccio al settaggio della bicicletta non si applica solo alla sella, ma è valido per molti elementi della bici. Il fatto che non ci sia un solo metodo adottato universalmente, sottolinea la necessità di una più approfondita comprensione del rapporto tra il settaggio della bicicletta e parametri di prestazione attraverso un protocollo comune.
Il posizionamento ideale per un atleta è quello che garantisce prestazione, efficienza, prevenzione degli infortuni e comodità. L’interazione e la rilevanza di questi parametri dipendono dalla disciplina ciclistica e dalle circostanze personali. Per esempio, un inseguitore su pista che pedala 4 minuti a sforzo massimo, si preoccuperà del fattore comodità molto meno rispetto a un ciclista da prove a cronometro di 40 km o un fondista che partecipa a competizioni di 200 km.
Efficenza in bicicletta
Le prime ricerche hanno individuato come posizione ideale per massimizzare l’efficienza quella che poneva una distanza tra i pedali e la sommità della sella pari al 109% della lunghezza del cavallo. Studi più recenti, però, hanno dimostrato che è preferibile, in quanto più efficiente, privilegiare un angolo del ginocchio di 25 gradi anziché di 35, o anziché la distanza sopra riportata. Riprodurre questa esatta posizione per ogni ciclista è piuttosto difficile, visto che in queste stime non si tiene conto delle variabili individuali, per esempio della lunghezza del femore, della tibia o del piede.